Livorno. Il racconto della città

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Dal 15 febbraio al 22 marzo 2021. Tutti i lunedì dalle 21 alle 22.

Livorno è la città d’Italia dove, dopo Roma e Ferrara, mi piacerebbe più vivere. Lascio ogni volta il cuore sul suo enorme lungomare, pieno di ragazzi e marinai, liberi e felici. Si ha poco l’impressione di essere in Italia. Intorno, nelle fabbriche dei quartieri verso il Nord, ferve un lavoro che non ha un’aria familiare, e per questo è tanto più amica, rassicurante. Livorno è una città di gente dura, poco sentimentale: di acutezza ebraica, di buone maniere toscane, di spensieratezza americanizzante. I ragazzi e le giovinette stanno sempre insieme. Il problema del sesso non c’è, ma solo una gran voglia di fare l’amore. Le facce, intorno sono modeste e allegre, birbanti e oneste. Pei grandi lungomari disordinati, grandiosi, c’è sempre un’aria di festa, come nel meridione: ma è una festa piena di rispetto per la festa degli altri.”

Come Pier Paolo Pasolini, in molti, poeti, scrittori, artisti e grandi personaggi, hanno lasciato nel tempo appunti, poesie, sensazioni di questa città e della sua gente.

Ora ‘quelle’ Livorno non esistono più, ma ne rimangono le memorie. Memorie diverse perché diverso è il come si osserva ed il come si ricorda. La città è figlia del passato, ma immagine del presente.

Più che lezioni sulla storia di Livorno, Roberto Idà propone un percorso inedito focalizzato sui come e sui perché questa città sia nata e cresciuta.

Socio effettivo dell’Istituto Nazionale di Urbanistica, già presidente dell’Ordine degli Architetti della provincia di Livorno nonché docente a contratto dell’Università di Firenze per il corso di laurea in Architettura, Roberto Idà è un esperto in pianificazione urbanistica con particolare esperienza nel recupero dei Centri Storici.

La sua profonda conoscenza urbanistica e architettonica di Livorno, rende il suo sguardo prezioso per comprendere che la città è di per sé un’opera d’arte vivente che interagisce continuamente con la realtà fisica del luogo, con la politica, con eventi, condizioni, situazioni nazionali ed internazionali, con le capacità, le inettitudini, la cultura, l’ignoranza, la ricchezza, la povertà, la generosità, l’egoismo di chi la vive e ne costituisce lo spirito.

“Le tracé d’une ville est œuvre du temps plutôt que d’architecte” scriveva Léonce Reynaud (1803-1880) nel suo trattato d’architettura. Il racconto della storia urbanistica della città di Livorno ne sarà una appassionante dimostrazione.


Gli incontri si svolgono interamente live online (non sono registrati) e saranno complessivamente sei. I partecipanti potranno così interagire con il docente e tra loro durante ogni lezione. Le video lezioni saranno trasmesse con Google Meet.


Costo del corso: 45 euro.



Programma

Il racconto della città si articola in sei incontri:

1. Le origini della città: da piccolo approdo e villaggio a porto e città, il progetto di Bernardo Buontalenti, la città ideale.
 
2. Il sistema di difesa costiera voluto da Cosimo I de’ Medici.

3. La prima espansione della città, il quartiere di Venezia Nuova, la città del commercio, le “nazioni”.
 
4. Livorno tra XVIII e XIX secolo: il porto, i lazzaretti, i mercanti, la villeggiatura, i risicatori, l’artigianato, le arti e mestieri, la cultura, il sociale, le prime attività industriali, i borghi, la demolizione delle mura medicee, le mura lorenesi.

5. Dall’unità d’Italia alla belle epoque, crisi e sviluppo della città, il lungomare, il turismo, il liberty, l’art déco e il razionalismo.

6. Dal ‘900 ad oggi, la trasformazione della città, il fascismo,  “il piccone risanatore”, la seconda guerra mondiale, la ricostruzione della città, piani e progetti per lo sviluppo della città fino ad oggi.


Docenti associati: