Le opere di Daniele Caluri e Alberto Pagliaro in mostra. A seguire la proiezione di un film dedicato ai più noti disegnatori della costa


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Proseguono gli appuntamenti in programma a Villa Trossi che, per tutto novembre e oltre, con ingresso libero, attendono i fumettisti e gli appassionati del disegno e dell’illustrazione.

Sabato 21 novembre alle 17.30 sarà inaugurata la Mostra di Daniele Caluri e Alberto Pagliaro, due celebri firme nel mondo del fumetto internazionale di cui potremo ammirare tavole originali e in alcuni casi mai presentate sino ad oggi.

Balzato in queste settimane agli onori della cronaca nazionale per la sua proposta di trasformare il basamento in rovina dell’incompiuto Mausoleo a Costanzo Ciano nel disneyano deposito di Paperon de’ Paperoni, Daniele Caluri (1971) ha iniziato a pubblicare a 14 anni per il mensile satirico “Il Vernacoliere”, per il quale, a partire dagli anni Novanta, crea le serie umoristiche di Fava di LessoLuana la Bebisìtter, Nedo, che lo pongono all’attenzione del grande pubblico. Nel 2003, sempre per “Il Vernacoliere” e insieme allo sceneggiatore Emiliano Pagani, comincia a pubblicare Don Zauker esorcista, la serie che ha raggiunto la maggior notorietà, e che in Italia diventa presto un caso editoriale, in séguito pubblicato anche in Francia, Belgio, Spagna e Canada. La serie Don Zauker ha raccolto numerosi premi, tra i quali due Premi Micheluzzi come Miglior Serie Umoristica (2007 e 2009) e il Premio Repubblica XL al Miglior Fumetto dell’Anno 2011.

Dal 2003 Caluri comincia la sua collaborazione anche con la casa editrice Sergio Bonelli Editore come disegnatore di Martin Mystère e Dylan Dog. Nel 2007 per il mercato franco-belga, ha pubblicato per Adonis/Glénat e su sceneggiatura di Frédéric Brémaud, l’adattamento a fumetti del Michel Strogoff di Jules Verne. Nel 2008 è selezionato insieme ad altri noti fumettisti per illustrare l’Art.3 del volume La Costituzione illustrata. Nel 2011, per la Panini Comics, crea insieme a Emiliano Pagani la miniserie umoristica Nirvana, distribuita nelle edicole di tutta Italia e tuttora in corso di pubblicazione.

La sua carriera è costellata di riconoscimenti, come il Premio Gran Guinigi come Miglior Disegnatore (Lucca Comics & Games 2006), il Premio Fumo di China come Miglior Autore Completo per il Fumetto Umoristico (Lucca Comics & Games 2006), il Premio Micheluzzi come Miglior Disegnatore Umoristico (Napoli Comicon 2007), il Premio Satira di Forte dei Marmi (2011).

Alberto Pagliaro (1972) dalla metà degli anni Novanta pubblica storie illustrate per il mercato italiano e soprattutto per quello franco-belga. In Italia i suoi lavori sono usciti nelle riviste specializzate SelenKaosShock MagazineBaribalNext ExitBlackBlueMaxim. Nel 1998 è il vincitore del Kaos Art Contest che aveva tra i giurati tre dei più famosi illustratori al mondo: Phil Hale, Brom e Rick Berry. Nel 2000 inizia la sua collaborazione con le più importanti case editrici internazionali: CastermaneditionDelcourt EditionDupuisDisneyCoconino pressKstrDargaud. Dal 2005 è docente di fumetto presso la Scuola Internazionale di Comics di Firenze.

Innumerevoli le sue collaborazioni con magazine, quotidiani, riviste, con enti pubblici e privati per i quali ha realizzato illustrazioni, storyboard, character design, videoclip. Ricordiamo, tra tutti, il videoclip “Dispetto” per i Virginiana Miller (2007), prodotto da Fandango film, trasmesso su MTV, All MUSIC e finalista al MEI, come miglior videoclip italiano.

Per la francese Casterman Editions, dal 2006 al 2010 Pagliaro illustra la fortunata serie di indagini poliziesche per ragazzi Les Enquetes de Chloé, e nel 2008 il fumetto Les Âmes sèches.

Nel 2008 è selezionato per illustrare l’Art.11 del volume La Costituzione illustrata. Dal 2008 al 2011 realizza la sceneggiatura e le illustrazioni della serie a fumetti Una storia partigiana per il mensile satirico “Il Vernacoliere”. I racconti monotavola, tragici e ironici al contempo, sono raccolti e pubblicati nel 2012 nel volume I figli della schifosa. Una storia partigiana. L’interesse di Pagliaro per la memoria di capitoli scottanti della storia italiana lo porta a illustrare per Dargaud Editions la serie scritta da Philippe Thirault La mano (2010-2011), la cui trama racconta la vita di cinque ragazzi attraverso gli “anni di piombo” fino ad arrivare ai giorni nostri.

Dal 2012 Pagliaro collabora con il Teatro Comunale di Modena “Luciano Pavarotti” per il quale ha realizzato l’adattamento a fumetti delle opere di Giuseppe Verdi Traviata, Otello e Aida. Tra i lavori in uscita, la versione a fumetti di Alice nel Paese delle Meraviglie per la Oxford University Press.

Caluri e Pagliaro da alcuni anni sono docenti dei Corsi di Fumetto a Villa Trossi, dove si sono formate decine di allievi, alcuni dei quali vincitori delle prestigiose borse di studio per frequentare i corsi della Scuola Internazionale di Comics a Firenze. La mostra a Villa Trossi è la prima occasione espositiva che riunisce i due artisti, ciascuno presente con una quarantina di tavole. La mostra sarà visitabile tutti i sabati e le domeniche dalle 16 alle 19 fino al 6 dicembre.

Ancora sabato 21 novembre alle ore 18.30 è in programma la proiezione del documentario del filmmaker Giacomo Becherini dal titolo Non smettere di disegnare. Breve indagine sul segno (Italia 2015, 40′), recentemente presentato a Lucca Comics & Games. La ricerca da cui è nato questo documentario si è focalizzata nello scoprire quale percorso artistico si celi dietro ogni linea e sfumatura, cercando di capire perché fino ad oggi il disegno, ad esempio nei fumetti, sia un’arte non ancora considerata all’altezza di altre ‘consorelle’ come la pittura o la scultura, per non parlare della letteratura e del cinema. Per questa indagine alcuni professionisti della costa toscana (da Pisa a Cecina) hanno aperto i loro studi e mostrato il processo creativo e pratico del disegno. In poco più di sessanta chilometri, Becherini ha potuto incontrare molti importanti disegnatori, conosciuti a livello internazionale: oltre a Caluri e Pagliaro, Tuono Pettinato, Stefano Casini, Giovanni Timpano, Francesco Ripoli, Maddalena Carrai.

Giacomo Becherini (1982), giovane di talento con un ricco curriculum formativo in Fotografia cinematografica, ha all’attivo collaborazioni televisive e numerosi lavori tra spot, cortometraggi e documentari. Tra i suoi lavori più importanti ci sono La Morte bianca (2011) cortometraggio sulle morti nei posti di lavoro, vincitore di vari premi tra cui la Medaglia del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e finalista in vari festival, nonché testimone Enel per la settimana della sicurezza sul lavoro. Con il cortometraggio Il Taumaturgo (2012) Becherini è risultato finalista al festival del Cinema di Cuneo e al Festival di Gorizia dei corti. Ancora nel 2012 il suo documentario Schermi sul laboratorio teatrale per i ragazzi delle scuole medie e superiori, si è classificato secondo al Festival dei documentari di Firenze Creatività e salute. Al Festival 3 minuti per la parità, a Massa, il cortometraggio Il tema di Sveva (2013) ha vinto il primo premio. All’ambito artistico è dedicato Inequilibrio (2014), documentario sul Festival di teatro e danza che si tiene ogni anno al Castello Pasquini di Castiglioncello (Livorno). Il più recente Se un giorno ti aspettassi (2015), cortometraggio sul disagio della ludopatia, conferma l’attenzione del regista a temi scottanti di disagio sociale.