“Pisa da gustare”. Lo chef Paolo Ciolli e gli acquerelli di Renzo Galardini in una anteprima a Villa Trossi


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Giovedì 30 agosto alle ore 18.00 nel parco di Villa Trossi lo chef livornese Paolo Ciolli presenta una anteprima del suo ultimo lavoro editoriale “Pisa da gustare”, in uscita per i tipi di Tagete (Pontedera).
Insieme a Ciolli, animano l’incontro il critico d’arte Nicola Micieli e il maestro Renzo Galardini  autore degli splendidi acquerelli che illustrano l’edizione, esposti per l’occasione nelle sale della villa.
Seguirà un aperitivo augurale.

Nato a Livorno nel 1949, Paolo Ciolli si è appassionato fin da piccolo alla cucina seguendo le preparazioni della sua mamma Anna Maria, della nonna Giuseppina e della zia Amelia. A 20 anni ha iniziato ad insegnare educazione fisica alle scuole superiori, diventando pi docente della materia all’Accademia Navale di Livorno. Nei panni di un cardinale, ha recitato nel film “Habemus Papam” di Nanni Moretti. La passione per la cucina è cresciuta col passare degli anni fino a portarlo a diventare un vero e proprio “chef” con la partecipazione anche a diversi concorsi gastronomici come il programma televisivo di Rai 1, “La Prova del Cuoco”, condotto da Antonella Clerici, dove ha vinto con i suoi “Tortelloni al tramonto con zabaione al parmigiano”.

Sempre grazie alla sua grande passione culinaria è diventato anche scrittore pubblicando, dal 2006, libri di successo come “Habemus Pappam” (parafrasando il titolo del film di Moretti), “Il Miracolo della Farina di Ceci – Storie, Luoghi, Personaggi”, “I Pesci della Terrazza”, “La Cicciaccia”, “La Pasticceria a Livorno”, “Il Cacciucco” (Libro uscito anche in lingua Inglese), “Teste e lische caro Napoleone…”. Paolo ha anche, dall’ottobre 2010, il suo blog gastronomico “Paolo Ciolli Chef”. Ha recentemente condotto anche una simpatica e istruttiva serie di trasmissioni di Cucina su “Granducato TV” che si chiamava “Tutti Chef”.

Renzo Galardini è nato a Pisa nel 1946, vive e lavora a Montescudaio, Pisa. Diplomato presso l’Istituto d’Arte dì Lucca, con Guglielmo Malato e Vitaliano De Angelis, ha frequentato il corso di Scenografia dell’Academia di Belle Arti di Firenze. Pittore, incisore e ceramista, è stato segnalato «Bolaffi» per la grafica da Enzo Carli, nell’84, con la motivazione: Per l’estro provocatorio ed ironico con cui la limpida tecnica grafica rievoca sia simulacri, emblemi e simboli della storia, sia oggetti del presente, imprimendo loro una inedita suggestione poetica».
Ha tenuto personali in Italia e in una serie di musei americani. E stato presente in imporanti rassegne tra le quali, per la grafica: Biennale «Tono Zancanaro» Vico d’Elsa (1986); Mostra Internazionale della Grafica di Tampa, Florida (1987).
Ha pubblicato numerose edizini grafiche: l’arpa malat e altre drÔleries, introduzione di Michele Feo (1980). Mitografie dei Quartieri. 12 memorie pisane, testi di Silvano Burgalassi e Nicola Micieli (1980). Per dar dalla città perpetuo bando all’ozio (1981). Sei tavole per un’avventura nel bosco, con una ballata di Nicola Micieli (1986).
Nel’92, a cura di Micieli, è uscito presso la Edison di Bologna il catalogo completo delle sue incisioni, prefazione di Enzo Carli.