DIRE IL SILENZIO. Pier Giorgio Curti, psicanalista, apre il ciclo di conferenze sul tema


Mediagallery

Organizzate in collaborazione con Jonas Livorno Centro di clinica psicoanalitica, la Fondazione Trossi-Uberti ospita un ciclo di tre conferenze dedicate al tema “Dire il silenzio”.

Filosofia e psicanalisi, fotografia e musica saranno gli ambiti esplorati dai tre relatori Pier Giorgio Curti, psicanalista, Ricciardo Cecchi, fotografo, e Marco Lenzi, musicista e compositore.

Sabato 7 aprile alle ore 17.30 Pier Giorgio Curti dedicherà l’incontro a “L’ascolto del silenzio tra filosofia e psicanalisi”.

La riflessione prende le mosse dal silenzio che avvolge l’essere umano dalla sua venuta al mondo. È il tessuto in cui si ordisce la trama della vita. La parola taglia e scolpisce la densità del silenzio. Lo sentiamo nel momento del dolore, quando non ci sono parole per dire l’evento che ci ha aggredito, lo sentiamo anche nel momento dell’amore quando le emozioni mozzano il fiato.

Il silenzio diventa la cornice del dire filosofico, suo margine estremo, spazio ineffabile, ma contemporaneamente concreta possibilità della soggettivazione. Proprio per questo e la dimensione specifica dell’esperienza analitica, nel silenzio dell’analista il paziente può ripercorrere i suoi silenzi e senza paura poter affrontare quanto dell’inconscio lo condiziona nella sua vita di tutti i giorni.

Attraverso le parole della filosofia e della psicoanalisi si cercherà di costeggiare il lembo sublime del silenzio.

Pier Giorgio Curti, membro analista ALIpsi (Associazione Lacaniana Italiana di psicoanalisi) e del Laboratorio di Ricerca Freudiana, docente di clinica dei gruppi e delle Istituzione alla scuola di specializzazione post-universitaria IRPA (Istituto di Ricerca di Psicoanalisi Applicata), responsabile di Jonas Livorno Centro di clinica psicoanalitica, lavora come libero professionista. Come psicoterapeuta è direttore di strutture psichiatriche e per disabili intellettivi a Livorno e a Prato. Supervisore in diverse strutture pubbliche e private, tra l’altro del progetto SPRAR (Servizio protezione richiedenti asilo) di Prato. Vicepresidente della Società Italiana di Musicoterapia Psicoanalitica.

L’ambito di ricerca prediletto è la linea di confine tra filosofia psicoanalisi e arte. Si occupa per questo di tutti gli aspetti epistemologici delle Artiterapie. È curatore di diverse pubblicazioni tra cui: Felicità e illusione (ETS, Pisa 2004), Il senso del non senso (ETS, Pisa 2005), Il volo di Icaro. Sessualità e disabilità (ETS, Pisa 2006), Le stanze del corpo (ETS, Pisa 2010); autore insieme a Stefania Guerra Lisi di Stereotipie e arte di vivere (ETS, Pisa 2012). Ha pubblicato un saggio nel volume collettaneo Lo straniero il nome dell’uomo (Mimesis 2017) e in L’atto. Vivere, parlare, analizzare (Mimesis 2018). In attesa di stampa il libro Siamo tutti dei perdenti. Narcisismo e soggettività (ETS, Pisa 2018). Dirige la collana editoriale Oltre la disabilità per le edizioni ETS. Direttore Responsabile della rivista Humana Materia.